In questo post vorrei fare una riflessione su quello che, nella filosofia Lean, viene definito l’ottavo spreco ovvero non utilizzare al meglio le capacità e la creatività delle persone che lavorano con noi.
Nella mia esperienza di consulente sento spesso imprenditori lamentarsi perché il personale non fa il suo dovere e non si fa carico delle responsabilità del proprio ruolo. D’altro canto mi capita anche di ascoltare i dipendenti recriminare perché non viene data loro la possibilità di prendere iniziative e dimostrare le loro capacità.
Il risultato di queste situazioni è lo stesso da entrambe le prospettive: frustrazione per la propria situazione lavorativa, sensazione che si sta sprecando il proprio tempo, mancanza di autorealizzazione.
È possibile fare qualcosa per migliorare la situazione?
Come spesso capita è il paradigma sbagliato a creare risultati insoddisfacenti.
Proviamo a fare una riflessione su alcuni degli elementi che stanno alla base del modo in cui gestiamo oggi le nostre Organizzazioni.
- Nella rappresentazione contabile dell’Azienda le persone sono un costo e le macchine un investimento.
- Il concetto tradizionale di gestione aziendale prevede che la Direzione definisca i piani e i collaboratori li eseguano, ovvero chi pensa è diverso da chi esegue.
- La leva attraverso cui il management motiva i collaboratori è essenzialmente quella economica.
- La relazione tra Direzione e forza lavoro è improntata al metodo “bastone e carota”.
- Il rapporto economico tra Azienda e collaboratori è pensato come un gioco a somma zero: se aumento gli stipendi diminuisco gli utili e viceversa.
Se ci riflettete, negli elementi elencati sopra c’è una idea del collaboratore come di qualcuno che vende il proprio tempo per ottenere ciò che gli serve per vivere o, nel migliore dei casi, per massimizzare il proprio profitto.
Forse è questo il paradigma sbagliato…
Stephen Covey propone di guardare ai nostri collaboratori come a qualcosa di più articolato e complesso e con infinite potenzialità. La persona secondo Covey è composta di quattro elementi:
Se vogliamo coinvolgere davvero le nostre persone dobbiamo rivolgerci a tutte e quattro le dimensioni umane non solo a quella relativa al benessere finanziario.
Le domande che vi propongo sono le seguenti:
- Abbiamo condiviso lo scopo della nostra della nostra Organizzazione con il nostro team? È un tema in grado di appassionarli, di stimolare la loro esigenza di contribuire a qualcosa di importante o si tratta solo di fare soldi?
- Abbiamo costruito un ambiente di lavoro dove le persone sono rispettate e sentono di poter dare e ricevere fiducia?
- Abbiamo progettato la crescita dei nostri collaboratori? Li sfidiamo quotidianamente a crescere professionalmente? Li spingiamo ad uscire dalla loro “zona di confort” per imparare cose nuove?
“Se puoi collaborare con delle persone che sono appassionate del proprio lavoro non sarà necessario controllarle. Loro gestiranno se stesse meglio di come possa fare chiunque altro. Il loro fuoco proviene dall’interno, non dall’esterno”
Stephen Covey