“Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza ed il lavoro di squadra ti fanno vincere il campionato”. Michael Jordan

Nell’economia globalizzata del terzo millennio produttività, efficienza e competitività sono parametri sempre più declinati in modalità multiple, anziché singole.

Esplorare il bisogno inespresso delle persone, anzichè proporre la soluzione predefinita, creare valore intrinseco al prodotto che sia universalmente riconoscibile, scoprire nuovi mercati oltre le prassi competitive già note, sono sfide a cui l’intuito del singolo può concorrere solo se supportato da una squadra vincente.

Il lavoro di squadra, come ogni lavoro, va organizzato e pianificato.

Prendendo a prestito dallo sport la terminologia per una corretta pianificazione del “fare squadra”, si possono sintetizzare 7 punti:

GOAL: il traguardo che segna il punto (obiettivo) deve essere chiaro, esplicito e condiviso;

CLASSIFICA: i risultati intermedi sono indicatori costanti da tener monitorati con scadenza predefinita;

CAMPO: la partita si gioca in uno spazio in cui ciascun membro della squadra sente di poter tradurre l’iniziativa in azione (non in panchina);

SPOGLIATOIO: confronto e senso di appartenenza si stabiliscono tanto in campo quanto dietro le quinte, in ambiti informali;

SCHEMI: ogni sfida è unica e richiede una formazione specifica condivisa per ottimizzare la strategia;

PASSARE LA PALLA: mantenere la visione di gioco su chi è in una posizione momentanea più favorevole aumenta le possibilità di successo;

FANTASIA: la capacità di innovare non è prerogativa esclusiva della star della squadra, ma una risorsa di ciascun membro.

I 7 passi per “fare squadra” si applicano potenzialmente a ciascuna attività aziendale che implichi un teamwork, e sono una premessa necessaria alle modalità del Fare Rete.