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Approvate le nuove agevolazioni per le Aziende

Le opportunità della Transizione 5.0

Aggiornamento del 10 luglio 2024

Nell’ultimo articolo dedicato all’Industria 5.0 il Sole 24 Ore descrive l’iter completo per richiedere il credito d’imposta, in attesa del decreto attuativo.

Qui sotto i punti su cui prepararsi.

1) Certificazione energetica ex-ante → la valutazione può richiedere qualche settimana.

2) Comunicazione di prenotazione del credito → va allegata la certificazione energetica ex-ante

3) Il Gse conferma la prenotazione della quota del credito richiesta entro 5 giorni → il credito è quello potenzialmente spettante.

4) Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’importo del credito d’imposta prenotato, l’impresa comunica di aver effettuato almeno il 20% di acconto → se non viene versato l’acconto, si perde la prenotazione.

A progetto completato (di cui va identificata la data di ultimazione) l’impresa trasmette:

5) Perizia asseverata per i beni materiali e immateriali 4.0 → a cura dell’ingegnere/perito specializzato.

6) Certificazione ex-post → deve richiamare gli indicatori identificati nella diagnosi ex-ante.

7) Documentazione relativa al rispetto del principio del DNSH (Do Not Significant Harm) → documentazione / certificazioni da richiedere al fornitore.

8) Certificazione contabile sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili → identificato un revisore ad hoc.

9) Comunicazione finale al GSE, con conferma entro 10 gg se iter concluso → solo in questa fase viene confermato l’importo del credito utilizzabile in compensazione in F24.

10) È necessario mantenere i requisiti di risparmio energetico per un periodo di 5 anni → bisogna monitorare i consumi energetici per 5 anni dopo la conclusione dell’investimento

Aggiornamento del 10 giugno 2024

È stata pubblicata la bozza del Decreto Attuativo relativo alla Transizione 5.0.

In attesa della conferma definitiva, che dovrebbe avvenire a breve, potete trovare qui il dettaglio dei punti principali.

  • Si potrà cumulare il credito d’imposta con altri contributi che non siano legati all’Industria 4.0 fino a coprire totalmente il valore dell’investimento
  • Le aliquote del C.I. sono confermate in funzione dei risparmi energetici su struttura produttiva o su processo produttivo
  • Confermata la necessità del rispetto del principio del DNSH (Do Not Significant Harm)
  • Confermata la perizia asseverata per i beni materiali e immateriali 4.0
  • Confermato anche l’obbligo della certificazione contabile da parte di un soggetto incaricato della revisione legale e in possesso delle adeguate coperture assicurative
  • La dimensione degli impianti di autoproduzione di energia non potrà superare il 105% del fabbisogno dello stabilimento, e cioè la somma dei consumi annui medi dell’esercizio precedente.
  • Per questi impianti di autoproduzione, il costo massimo ammissibile dipenderà dalla sua potenza.
  • Presente l’elenco di chi potrà fare le certificazioni. Sono confermati EGE, ESCO e altri organismi di certificazione, ma sono presenti anche numerose classi di professionisti.
  • Il GSE opererà controlli sui soggetti certificatori per assicurare la correttezza formale delle certificazioni, il loro contenuto e le idonee coperture assicurative dei professionisti
  • Ci saranno inoltre controlli per quanto di sua competenza anche da parte dell’Agenzia delle Entrate

Pubblicheremo i nuovi aggiornamenti appena la bozza sarà confermata.

Aggiornamento del 15 aprile 2024

Si è concluso il lavoro della Commissione Bilancio della Camera in vista della conversione in legge del Decreto Legge 19 del 2 marzo 2024 che, all’articolo 38, prevede l’introduzione del piano Transizione 5.0. 

Sono stati approvati in tutto due emendamenti e una serie di modifiche formali al testo originale.  

  • il periodo di riferimento sono gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. 
  • è previsto un limite alla spesa per i pannelli fotovoltaici e i sistemi di accumulo che sarà disposto dal decreto attuativo e imporrà una proporzionalità tra l’energia erogata e la spesa agevolata: più sarà “potente” l’impianto fotovoltaico, maggiore sarà il limite delle spese ammesse.
  • è di queste ore la notizia che l’obbligo del pagamento di un acconto del 20%, sia sull’acquisto dei beni strumentali trainanti, sia su quello dei sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, non è stato approvato.

Il testo ora passerà al vaglio dell’Aula, in vista della conversione in legge in Gazzetta Ufficiale tra fine aprile e inizio maggio. 

Qui sotto, nel frattempo, puoi trovare tutte le informazioni al momento disponibili sulla Transizione 5.0.

Finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto PNRR che definisce i requisiti necessari per poter richiedere e usufruire del credito di imposta 5.0. Punto fondamentale di questa agevolazione è che non sarà cumulabile con il credito di imposta 4.0 del Piano Transizione 4.0.

Il primo requisito da rispettare sarà quello di effettuare nel biennio 2024-2025 investimenti in beni materiali e immateriali i cui dettagli sono ricompresi negli Allegati A e B della Legge n.232 del 11/12/2016. Questi, oltre a dover essere classificabili come 4.0 (con particolare attenzione all’interconnessione al sistema informativo e/o gestionale aziendale) dovranno comportare anche determinate riduzioni dei consumi energetici dell’azienda.

 

Gli scaglioni del Credito d’Imposta

Gli scaglioni del credito di imposta saranno correlati, oltre al risparmio energetico conseguito, all’importo dell’investimento agevolabile.

  • Per gli investimenti che comportino un risparmio complessivo dei consumi energetici aziendali non inferiore al 3%, oppure una riduzione non inferiore al 5% in riferimento al solo processo target, il credito d’imposta ammonterà al:
    • 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di €
    • 15% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di €
    • 5% per gli investimenti superiori a 10 milioni di €, fino al limite massimo annuale di 50 milioni di €
  • Per gli investimenti che comportino un risparmio complessivo dei consumi energetici aziendali superiore al 6%, oppure una riduzione superiore al 10% in riferimento al solo processo target, il credito d’imposta ammonterà al:
    • 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di €
    • 20% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di €
    • 10% per gli investimenti superiori a 10 milioni di €, fino al limite massimo annuale di 50 milioni di €
  • Per gli investimenti che comportino un risparmio complessivo dei consumi energetici aziendali superiore al 10%, oppure una riduzione superiore al 15% in riferimento al solo processo target, il credito d’imposta ammonterà al:
    • 45% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di €
    • 25% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di €
    • 15% per gli investimenti superiori a 10 milioni di €, fino al limite massimo annuale di 50 milioni di €

Si può evincere quindi che il credito d’imposta sarà poi riconosciuto utilizzando un meccanismo direttamente proporzionale ai risparmi energetici conseguiti, sia in termini di riduzione complessiva dei consumi aziendali, sia in riferimento al processo target coinvolto nell’investimento (es: tornitura, imballaggio).

Altre spese agevolabili

È da sottolineare inoltre che tra i beni dell’Allegato B potranno essere ricompresi anche software, sistemi e piattaforme che permettano il monitoraggio continuo dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e auto-consumata, grazie alla raccolta dei dati tramite la tecnologia IoT (Internet of Things).

Per quanto riguarda gli investimenti in beni strumentali all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (impianti fotovoltaici), essi, verificato il rispetto di determinati requisiti di carattere tecnico-territoriale, concorreranno a formare la base di calcolo del credito di imposta per un importo pari al 120% o al 140% del loro costo. Essi dovranno comunque far parte di un progetto di investimento relativo all’acquisto dei beni materiali e immateriali di cui agli Allegati A e B.

Le spese per la formazione del personale finalizzata al consolidamento nelle competenze digitali e green saranno invece agevolabili nel limite massimo del 10% dell’importo dell’investimento effettuato nei beni strumentali e fino ad un massimo di 300.000 euro. La formazione dovrà inoltre essere erogata da soggetti esterni individuati con apposito Decreto del Mimit.

 

Documentazione e certificazioni

Ai fini dei successivi controlli tutta la documentazione idonea a dimostrare l’investimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili dovrà contenere l’apposito riferimento alla norma agevolativa. Inoltre dovrà essere soggetta ad apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile saranno riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

Per le PMI inoltre, il costo sostenuto per la doppia certificazione energetica (prima e dopo l’investimento), sarà riconosciuto in aumento del credito di imposta per un importo massimo fino a 10.000 €.

Tutti i dettagli sugli oneri documentali e certificativi necessari per la fruizione del credito di imposta 5.0 saranno forniti nel Decreto Mimit che sarà pubblicato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto PNRR.

La fruizione dell’agevolazione non sarà automatica, come previsto per il credito di imposta 4.0: per l’accesso al beneficio fiscale le imprese dovranno presentare in via preventiva al GSE la documentazione attestante il costo dell’investimento e la descrizione dello stesso. Il GSE, verificata la regolarità della documentazione presentata, trasmetterà al MIMIT i nominativi delle imprese che potranno usufruire dell’agevolazione con il relativo importo del credito di imposta “prenotato”.

Al fine di permettere un efficace controllo delle risorse prenotate e utilizzate, le imprese, oltre alla doppia certificazione energetica ex-ante ed ex-post , dovranno pertanto effettuare delle comunicazioni periodiche al GSE relative allo stato di avanzamento dell’investimento, in base alle quali sarà determinato l’importo del credito di imposta effettivamente utilizzabile, in relazione a quello “prenotato”.

 

Se vuoi scoprire tutte le opportunità presenti per la tua azienda, contattaci a info@scuadra.it o chiamaci allo 0423 496792.

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