Nei reparti produttivi, ma non solo, si utilizzano software ed automazioni per ottimizzare i flussi, analizzare e ridurre tempi e costi di produzione, velocizzare i processi logistici. Per farla breve, i sistemi informativi aziendali sono dei veri e propri asset per tutti i tipi di aziende.
E se ci sono problemi con il software, cosa succede?
Un blocco o un malfunzionamento anche solo temporaneo alla struttura informatica può causare non pochi danni all’azienda, non solo in termini di perdite economiche ma anche di tempo e risorse per trovare una soluzione. Inoltre, in molti casi a seguito di un malfunzionamento o di un blocco del software inizia il rimpallo di responsabilità tra l’azienda che utilizza il software e il fornitore da cui l’ha acquistato.
Cosa deve garantire la società informatica che vende i prodotti digitali o i software, così da far dormire sonni più tranquilli all’impresa? E cosa deve pretendere dal fornitore un’azienda che acquista un nuovo prodotto digitale o software?
Patti chiari ed amicizia lunga, si diceva: il rapporto di fornitura del servizio o del prodotto informatico deve essere normato con un contratto preciso e ben strutturato, anche se semplice, che chiarisca e metta al sicuro alcuni punti fondamentali che devono essere assolutamente presi in considerazione.
Il team legale di Scuadra ha messo a punto un vademecum per la tutela del rapporto di fornitura del prodotto o servizio informatico tra l’azienda acquirente e il fornitore. Ogni contratto di software o prodotti informatici deve prevedere tre punti fondamentali per prevenire controversie future:
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Cosa si sta acquistando
È fondamentale che ci sia chiarezza sull’oggetto dell’acquisto e su quanto è compreso nel prezzo pattuito. Per esempio: sto acquistando il solo software o è compreso anche un pacchetto di assistenza successiva al collaudo?
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Le tempistiche per l’eventuale assistenza tecnica.
È altresì importante che venga messa per iscritto l’eventuale assistenza tecnica e in che tempi e modalità essa sia garantita. In ogni contratto di fornitura devono essere previste infatti le cosiddette “SLA” (Service Level Agreement) di servizio, cioè le tempistiche di presa in carico e di risoluzione dei problemi. Questo consente all’azienda di sapere, in caso ci fossero problemi, se e per quanto tempo il sistema potrebbe non funzionare ed il tempo minimo di rientro dell’emergenza.
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Le responsabilità
Nel contratto di fornitura deve essere specificato di chi è la responsabilità se qualcosa non funziona. È strategico essere chiari sulle fasi di attività e quindi sul momento del “collaudo” e della fase successiva. Va infatti definito nel contratto:
– quando termina il momento iniziale di avviamento del software (necessario per interconnetterlo ai sistemi informatici o ai macchinari di produzione già presenti)
– quando inizia la fase successiva durante la quale eventuali problemi vanno risolti in assistenza.
Il team di esperti legali di Scuadra è specializzato anche nell’analisi e nella stesura di contratti di fornitura. Scuadra lavora insieme alle aziende, assistendole nella creazione di contratti su misura per prevenire possibili problemi e perdite di tempo spiacevoli legate all’uso di asset aziendali.
Siamo a disposizione per ogni chiarimento. Contattaci a info@scuadra.it