Ripartire sì, ma come? (Più ancora del quando, che è materia di scienziati). E soprattutto, ripartire da dove? Lo shock da coronavirus non è una parentesi, chiusa la quale tutto torna come prima. Il “dove eravamo rimasti” di classica memoria è una domanda mal posta, anzi fuori luogo. Perché “dove eravamo rimasti” presuppone che si ricominci a fare tutto come prima, con gli stessi obiettivi, gli stessi strumenti e di conseguenza gli stessi risultati.

E invece lo stop forzato ai due terzi delle attività produttive, la convinzione che la ripresa sarà faticosissima, la percezione netta che il virus cambierà tanto del nostro modo di vivere, tutto questo suggerisce che alle imprese è richiesto in questo momento un forte senso di responsabilità e la necessità di fare quadrato e ripensare strategie, progetti e modelli di business.

Recenti studi e analisi condotti da autorevoli enti e istituti di ricerca, quali per esempio McKinsey in ambito internazionale e Cerved riguardo l’Italia, stanno prospettando degli scenari che prevedono una riduzione del fatturato medio in Italia del 7 percento circa nel migliore dei casi, per scendere addirittura ad un -17 percento nel caso più negativo.
Dal punto di vista temporale le analisi prevedono un possibile miglioramento dei dati economici in un periodo variabile a partire dal quarto trimestre 2020 fino a secondo trimestre 2021. In ogni caso ci prospettano dunque numerosi mesi complicati.

Per tutti questi motivi all’interno delle nostre aziende uno degli aspetti su cui sarà necessario porre maggiore attenzione è quello legato all’equilibrio finanziario dell’impresa. È questo un elemento che già in tempi “normali” molto spesso le aziende faticano a governare nel modo corretto, e che quindi a maggior ragione ora necessita di uno sforzo massiccio in più.

Con l’obiettivo di assicurare in ogni momento la giusta dose di liquidità saranno necessari questi passaggi:

1) Analisi puntuale della situazione attuale in termini di saldo di cassa, fidi non ancora utilizzati, situazione degli incassi previsti e delle uscite programmate. In questo senso molto spesso i sistemi e gli automatismi previsti all’interno dei gestionali non sempre sono comodi e semplici da impostare e utilizzare e a volte non consentono di visualizzare in modo chiaro le informazioni veramente importanti di cui abbiamo bisogno.
Costruire quindi un piccolo sistema in Excel oppure qualcosa di più articolato in Access permette solitamente di monitorare meglio la situazione ed inserire più comodamente le previsioni per i mesi a venire dal punto di vista della cassa.

2) Definizione degli scenari di mercato probabili nel settore economico di riferimento e identificazione dei fattori principali che impatteranno all’interno di questi scenari.

3) Alla luce di questa analisi, valutazione degli impatti principali di questi fattori sul comportamento del nostro conto economico in termini di costi e ricavi e poi di conseguenza in termini di entrate e uscite.
Da questo punto di vista è importante per l’azienda conoscere in dettaglio la propria struttura dei costi, attraverso una riclassificazione del conto economico.
Quanto più siamo consapevoli di quelle che sono le entità e le caratteristiche dei nostri costi fissi (quindi incomprimibili), dei nostri costi discrezionali e di quelli variabili e tanto più saremo in grado di fare delle previsioni accurate, evitare errori e rispondere alla crisi in modo più efficace.

4) Definizione di una strategia che permetta di identificare e mettere in atto le leve principali su cui agire per permetterci di assicurarci in ogni momento la liquidità necessaria.

5) Definire dei momenti di controllo e verifica nel corso dei prossimi mesi per accertare il corretto avanzamento del piano e correggere eventuali problemi intercorsi. 

Le Istituzioni europee e il Governo italiano come sappiamo in queste settimane stanno approntando degli interventi massicci e straordinari in questo ambito, e in questo senso è importante conoscere e individuare le varie misure per prendere poi le decisioni migliori all’interno della propria realtà.

Abbiamo preparato un riassunto delle ultime novità che trovate nel documento disponibile QUI. Le misure principali come sappiamo riguardano la Cassa Integrazione in deroga ampliata a tutte le imprese, la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui in essere per 6 mesi, la possibilità di richiedere presso le banche finanziamenti in modo più semplice con una garanzia dello Stato che copre fino al 100% dell’importo (anche se qui si stanno riscontrando delle lentezze nelle procedure, sarà importante approcciare nel modo corretto il mondo bancario).

Siamo ovviamente a disposizione per qualsiasi approfondimento o confronto, come anche per costruire assieme con voi la strategia più adeguata, utilizzando i modelli e gli applicativi software a supporto che già abbiamo sviluppato e stiamo utilizzando presso i nostri clienti.